Una chiacchierata con Roberto Marai sul tema delle sinergie tra gioco e food & beverage già esistenti e/o da sviluppare in Italia

Girando un po’ ci sembra che all’estero l’abbinamento sia più collaudato che in Italia e ci pare risulti anche vantaggioso. L’ha notato anche lei?
“Sì, all’estero sono nate diverse catene che sposano in modo esemplare gioco e ristorazione. Penso, tanto per citare tre nomi molto noti negli Usa, a Chuck & Cheese dedicata a famiglie con bambini piccoli e a Dave & Buster’s e Punch Bowl Social, catene pensate invece prevalentemente per giovani adulti. Io ritengo che di fondo all’estero ci sia uno stile diverso di fruizione dei locali da parte del pubblico. Basti pensare a come viene vissuto il centro commerciale da noi e fuori dal nostro paese: in America il ‘mall’ non è solo la mera aggregazione di negozi ma soprattutto un luogo di leisure, divertimento e ritrovo. Finora in Italia chi ha sviluppato il settore gioco non è mai entrato in concorrenza con la ristorazione organizzata e viceversa. Crescono però le realtà in cui in presenza di sale c’è anche un’offerta di ristorazione. E sono realtà di successo, segno che l’abbinata food & leisure è vincente”.

Bowling e sale Vlt sono i locali in cui attualmente in Italia è più comune trovare anche una ristorazione strutturata, quasi sempre di tipo veloce (snack bar, piadineria e simili).
“In questo tipo di realtà la presenza di una parte ristorativa strutturata è dovuta a una sinergia naturale tra il gioco offerto e il F&B. Per quanto riguarda i bowling, il punto ristoro si lega all’elevata permanenza dei giocatori nella struttura ed è quindi richiesta una certa qualità nell’offerta. Per quanto riguarda le sale Vlt la ristorazione rientra in una strategia di fidelizzazione della clientela che prende ispirazione dai casinò. È un servizio che solitamente si basa su un’offerta gratuita, lasciando come oggetto principale l’attività di gioco”.

Quali i principali vantaggi o svantaggi del dare ai propri ospiti anche un’offerta F&B?
“Il vantaggio principale ritengo sia l’aumento del servizio offerto e una più prolungata permanenza degli ospiti nel locale. Lo svantaggio, o la difficoltà da superare, è l’organizzazione strutturata dell’azienda che deve disporre di attrezzature e personale dedicato alla ristorazione”.

Economicamente parlando, da sue conoscenze e/o esperienze in materia, il connubio risulta proficuo?
“La ristorazione in un ambito di attività di leisure dovrebbe avere soprattutto una funzione complementare al gioco, quindi di supporto. Da un punto di vista prettamente economico deve però ovviamente riuscire a generare ricavi sufficienti a sostenersi. In certi casi, comunque, può diventare accettabile anche una ridotta reddittività se il servizio F&B viene pensato come un investimento per migliorare ed aumentare l’attrattività della struttura di gioco e del ‘comfort’ dei clienti”.