Una chiacchierata con Roberto Marai sul tema delle sinergie tra gioco e food & beverage già esistenti e/o da sviluppare in Italia

Che aspettative hanno in materia di F&B gli italiani che frequentano locali ricreativi come Fec, sale giochi, bowling, gambling hall? La tipologia di locale determina aspettative diverse?
“Da quello che posso osservare, si aspettano un livello qualitativo discreto con un occhio al prezzo. In altre parole “mangiare bene spendendo poco”. Sicuramente l’offerta può modificare in parte le aspettative ed è quindi importante per i locali proporsi in maniera corretta e coerente con i prodotti che poi andranno a somministrare. Non va comunque dimenticato che nelle gambling hall molto spesso la ristorazione viene omaggiata ai clienti o comunque proposta ad un prezzo promozionale”.

Quale tipologia di servizio F&B scegliere? Meglio gestirlo in proprio o affidarlo a terzi?
“A mio parere, l’offerta bar è basilare e non può mancare in un locale di intrattenimento. Questa si potrà poi eventualmente sviluppare nella somministrazione di ristorazione vera e propria. Per quanto riguarda l’aspetto gestionale, non necessariamente la gestione del Food & Beverage deve essere affidata a terzi. Direi che il principio che deve indirizzare le scelte è che se ne deve occupare chi se ne intende. Se il gestore della sala ha quindi anche competenze in quest’ambito o dispone di collaboratori che le abbiano, può benissimo valutare l’idea di curare anche la gestione dell’area ristoro del locale. Altro principio che è bene ricordare sempre è che l’attività di ristorazione svolta sia in locali leisure/amusement che gambling deve essere organizzata e ben proporzionata alla tipologia e all’immagine generale dell’offerta”.

La modalità di pagamento proposta influisce sui consumi F&B di un locale?
“Devo premettere, nel risponderle, che purtroppo oggi la normativa italiana non permette di usare pagamenti elettronici/card/tessere fedeltà ecc. indistintamente in tutte le situazioni di gioco. Sicuramente laddove questo è consentito, l’utilizzo di un supporto comune tra food e gaming può avere un effetto positivo sulla spesa globale (penso in particolare alle card). Concluderei, però, con un’osservazione: nel mercato italiano l’utilizzo del denaro contante è comunque ancora molto alto e tutto sommato preferito dalla clientela”.