Le riflessioni di Roberto Marai su EAG 2018 ci danno lo spunto per discutere con lui anche di realtà virtuale

Sappiamo che questo mese è stato all’EAG di Londra. Che impressioni ha avuto?
“Anche quest’anno questa fiera non mi ha riservato grandi sorprese. È un’esposizione, a mio modesto parere, abbastanza ripetitiva in quanto le macchine presentate risultano essere per la maggior parte le stesse della fiera Iaapa di Orlando che si svolge mesi prima. La modalità di organizzazione della fiera rimane però alquanto distante dalla mia filosofia di pensiero: non vi è infatti una distinzione specifica tra il settore che tratta apparecchi di puro intrattenimento e il settore gaming & betting. Pur essendoci anche a Londra un’esposizione dedicata interamente al gioco d’azzardo (l’ICE di febbraio), all’EAG ci si trova catapultati in un miscuglio di prodotti: videogiochi per tutte le età, apparecchi da intrattenimento per i più piccoli accostati a slot e macchine che pagano in denaro. Questo è principalmente dovuto al mercato inglese, il quale tutt’ora non fa distinzioni fra i due settori”.

Quale prodotto l’ha maggiormente colpita?
“Tra le diverse macchine che avevo già visto ad Orlando e che ho potuto osservare nuovamente a Londra, quella che mi ha colpito di più rimane la Virtual Rabbids: The Big Ride, mobile con gioco di realtà virtuale di Lai Games. È una macchina predisposta per la fruizione di contenuti passivi. Ciò significa che a disposizione dei due utenti (perché il cabinato ha due postazioni) ci saranno contenuti godibili senza un’interazione diretta. È la simulazione realistica di una realtà che non esiste, accattivante e coinvolgente”.

Soffermiamoci un po’ su questo prodotto di RV. Pensa potrebbe piacere in Italia?
“Sicuramente un mobile come quello di Lai sarebbe una novità per l’Italia. È un apparecchio che tutti i gestori vorrebbero: non ha bisogno di un operatore o di un’assistenza specifica, offre qualcosa di innovativo, qualcosa che nemmeno la tecnologia e/o i videogiochi che si hanno a casa possono offrire. È l’essenza del puro intrattenimento. È una macchina che potrebbe richiamare persone e nuova clientela, invogliandole non solo a provare la novità ma anche a ripetere una seconda volta l’esperienza unica”.

Lei da operatore, investirebbe in questa o altre attrazioni di RV, quindi? “Nonostante siano macchine solitamente abbastanza grandi, richiedenti quindi un determinato spazio e abbastanza costose, credo che promosse nell’ottica giusta rappresentino un investimento ottimale. Uno dei principali obbiettivi dei gestori di sale/ Fec rimane la creazione di un punto di ritrovo, un momento di condivisione e puro divertimento. Tutto ciò si può garantire nel tempo solo con l’introduzione di apparecchi innovativi e la costante attenzione alla soddisfazione e al coinvolgimento della clientela”.