In queste settimane per molti operatori riprende l’attività delle loro sale di intrattenimento per famiglie nei luoghi di vacanza degli Italiani, soprattutto al mare. A loro si rivolge Roberto Marai

Nelle sale di intrattenimento delle località balneari ci si sta preparando ad accogliere le famiglie in vacanza. Quanto è importante ‘rinfrescare’ il proprio locale?
“Nel nostro settore, il nostro obiettivo è saper emozionare e sorprendere la classica clientela ovvero famiglie e bimbi fino agli 11 anni. E come ben sappiamo, le generazioni di oggi sono nate nell’era digitale, quindi ragazzi e ragazzini svegli e preparati ad afferrare le novità che la sala propone. È evidente che ‘rinfrescare’, investire nel parco macchine è determinante per il successo di un locale e le gratificazioni economiche che ne possono derivare. Io ho sempre avuto questa convinzione, per cui da sempre nelle mie sale ho investito molto nelle attività, cercando di attualizzare le proposte e rendere sempre più entusiasmanti i locali. L’entità dell’investimento è ovviamente legata anche alla disponibilità di spazio di una sala e al tipo di clientela che si vuole raggiungere. Io trovo comunque che le sale di oggi, per essere attrattive, devono avere dimensioni maggiori di quelle di ieri, e ovviamente una proposta di gioco più ampia. Le sale del futuro saranno sale sempre più complete, più grandi e più propositive. Detto questo, aggiungo che anche il rinnovare ogni tanto una sala dal punto di vista degli arredi male non fa”.

Concentriamoci sui giochi. Pensiamo a un operatore medio, con una capacità d’investimento contenuta. Ha dei suggerimenti da dargli?
“Se parliamo di operatori con una capacità relativa di investimento, consapevoli quindi del costo delle nostre macchine, è capibile che per loro non sia facile l’investimento, anche perché subentrano le problematiche a livello burocratico e normativo (vedi il caso Emilia Romagna, Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia) che senz’altro non agevolano l’acquisto delle colonne portanti del nostro lavoro, ossia le ticket redemption. In altre parole, chi ha poco da spendere e chi ha poca propensione al rischio potrebbe giustamente avere dei dubbi sull’investire in ticket redemption perché sono macchine che potrebbero diventare “proibite”. A questi operatori allora consiglierei, per essere sicuri di investire nella macchina giusta, che potrà lavorare con tutta la clientela, di indirizzarsi verso un paio di videogiochi, tipo simulatori di guida, spari ecc. Sono giochi più ‘sicuri’ anche se si sa che la loro rendita è più limitata nel tempo rispetto ad una redemption”.

Parliamo delle vetrine premi.
“I premi hanno un valore soprattutto perché creano fidelizzazione: sono un plus che la sala riconosce al cliente assiduo, aumentandone di conseguenza la fedeltà. La raccolta ticket che si fa nelle sale è un normale ma efficace sistema di loyalty, del tutto simile però a quello delle compagnie aeree o dei benzinai. Non credo pertanto sia corretto pensare al premio come lo scopo del gioco; ne è prova il fatto che la ticket redemption non attrattiva non ha successo mentre quella coinvolgente, a parità di premi, è molto più performante. Se vogliamo fare un parallelo, la compagnia aerea con velivoli scadenti e personale scortese non lavora anche se regala montagne di punti!”.

Ciò non toglie però che i premi in vetrina devono comunque avere un certo appeal.
“Giusto, devono essere interessanti o comunque in linea con i gadget del momento, con i colori di moda, e raggiungibili (nel caso delle sale in località turistiche) con punteggi compatibili con un tempo medio di vacanza. Va anche ricordato che il premio accattivante, con un valore percepito anche superiore al reale valore di mercato risulta vincente e regala al cliente una piccola emozione che porta benefici alla sala sotto forma di frequenza di visita e forse anche di coinvolgimento di amici”.

Consiglierebbe agli operatori di prevedere anche strategie di marketing, tipo buoni sconto scaricabili dal sito, serate infrasettimanali a tariffe speciali… Portano frutti in sale frequentate principalmente da vacanzieri?
“Tutte le attività di marketing sono sempre propedeutiche ad incentivare la possibilità di spesa dei clienti, ma per funzionare devono essere studiate in base alla tipologia di clientela che frequenta la sala. Per le sale giochi in località balneari, è ovvio che luglio e agosto sono i mesi più importanti ed è allora che i gestori dovranno attuare strategie di marketing mirate e/o tariffe speciali. Non puntando necessariamente sul weekend, in quanto d’estate anche i giorni infrasettimanali possono avere un’alta frequentazione di vacanzieri. Un’ottima strategia è anche, secondo me, creare delle app dedicate: i ragazzini ormai sanno utilizzare il cellulare già in tenera età e buone app possono stimolare l’incremento delle giocate”.