Nella precedente intervista abbiamo accennato con Roberto Marai al problema del vandalismo nelle sale. Riprendiamo l’argomento approfondendolo

Diceva il mese scorso che ha notato che negli anni gli atti di vandalismo sono diminuiti nelle sale giochi/Fec. Ne dobbiamo dedurre che i giocatori si sono fatti più educati?
“Più educati non credo, più cauti forse. In realtà la diminuzione di atti di vandalismo è fondamentalmente dovuta all’aggiornamento e all’evoluzione delle misure di sicurezza nelle sale giochi. Ogni gestore nel proprio locale predispone ormai un sistema di allarme dotato di telecamere in diretto collegamento con le forze dell’ordine per registrare ipotetici atti di vandalismo o non osservanza delle regole, ed allertare quindi la polizia. Nel nostro settore il vandalismo si manifesta in due grandi forme: il puro danneggiamento intenzionale e il danneggiamento degli apparecchi a seguito di tentate manomissioni. È questo il principale motivo dell’esistenza dei cheat-sensor, i cosiddetti ‘sensori antiscasso’. Ha mai visto in una sala giochi qualcuno che cerca di spostare ad esempio una ruspa, strattonandola e spingendola in modo da far cadere i gettoni? Ecco, i cheat-sensor servono a segnalare questi tentativi di manomissione. Grazie a loro, la macchina emette un suono o una luce che richiamano l’attenzione del gestore”.

I cheat sensor sono montati in quali tipologie di apparecchi?
“Servirebbero in tutte le macchine dove è facile trovare una via di manomissione, ma ora come ora li si trova soprattutto nelle gru, ruspe, flipper e in diverse ticket redemption. Negli apparecchi dove il gioco consiste nel lancio, ad esempio, di una pallina da una distanza prestabilita, se il giocatore cerca di trasgredire le regole spingendosi in avanti o addirittura all’interno della macchina, può succedere che i cheat sensor scattino”.

I furti sono un problema per sale giochi e Fec, o riguardano molto più le sale con slot e Vlt?
“Le sale con slot e Vlt sono sicuramente più soggette. Dei furti in sale giochi che trattano del puro intrattenimento possono comunque capitare, seppur raramente e nonostante l’incasso da rubare solitamente non sia alto. In questi casi, però, io credo che spesso alla base ci sia il lavoro sporco di qualche malfidato dipendente che fa da basista ed aiuta ad organizzare il colpo”.

A lei è mai capitato di subire dei furti?
“Sì, nelle nostre sale del gioco d’azzardo legale, ed è per questo che ogni nostro locale, oltre ad essere assicurato per eventi di questo genere, è dotato di diverse misure di sicurezza come sistemi di allarme e casseforti temporizzate. In quelle più grandi e affollate è necessario talvolta avere anche la presenza di guardie”.

A proposito di misure di sicurezza, cosa pensa dei sistemi nebbiogeni?
“Non si può rubare ciò che non si vede: i sistemi antifurto nebbiogeni ‘accecano’ il ladro saturando l’interno del locale con una densa coltre di nebbia. Li trovo degli strumenti efficaci: mentre il sistema d’allarme segnala solo l’evento e l’impianto di videosorveglianza registra l’intrusione, il sistema nebbiogeno incide sul malfatto rallentando o annullando l’azione dei ladri”.